L'origine di tutti i problemi

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Il fenomeno della fuga di cervelli è ormai una notizia che non fa più scalpore e che sembra entrata nella conoscenza generale che ogni italiano è tenuto ad avere. È praticamente un argomento come il meteo, mette d'accordo tutti. Ma perché tutto ciò? Perché si sente sempre più spesso la frase "In Italia non c'è futuro, bisogna andare all'estero". La risposta sembra ovvia e semplice, è inutile negare l'evidenza. Ma è veramente così ovvia questa risposta? Cos'ha l'estero che l'Italia non ha? Un po' difficile dirlo così su due piedi. Proviamo ad applicare la statistica, cerchiamo la risposta alla domanda opposta e da quella ricaviamo ciò che cerchiamo. Chiediamoci quindi cosa abbiamo noi che l'estero non ha. Facile! Pizza, pasta e mandolino! Seriamente, la risposta è talmente ovvia che non viene neanche da pensarci: in Italia abbiamo gli italiani.

Siamo talmente bravi a puntare il dito verso gli altri che forse ci siamo dimenticati il problema che è alla radice di tutto. Si dà la colpa dei mali al governo, alle grandi aziende, ai banchieri, agli insegnanti e chi più ne ha più ne metta. L'importante è solo non incolpare sé stessi. Senza rendersi conto che in fin dei conti tutti i sopra citati sono persone come le altre che hanno un tratto in comune con tutti noi: sono italiani. Che sia forse questo l'origine di tutti i problemi? Che sia proprio questo che l'estero ha in più? La non italianità? È talmente assurdo come concetto che quasi posso crederci, anche se in realtà non vorrei proprio farlo.