Facciamo un report sulla politica dei vaccini

24 / 04 / 2017


La notizia che ha infiammato di più le cronache di questa settimana riguarda il servizio della trasmissione Report sui vaccini e le svariate reazioni da parte dei politici italiani. Se però si  fa un passo indietro e si affronta diversamente la questione, la vera notizia che emerge è un’altra: tutto è politica. Non importa quale sia il tema: se fa scalpore allora, come politico, lo dovrò sfruttare per ottenere voti. Tutto ciò però non deve preoccuparci troppo, è la consuetudine in politica da sempre, successe anche per l’incendio di Nerone.

Facendo un altro passo indietro si riconosce però che il tema è ancor più diverso e deriva semplicemente dal tono che caratterizza tutta la 06 trasmissione moderna di notizie: la maggior parte dell’informazione è malinformazione. E questo trend peggiora sempre di più perché la classica affermazione “è vero perché l’ho sentito in TV”, si sta trasformando nell’ancor più allarmante “è vero perché l’ho visto su internet”. Tutto ciò senza rendersi conto che le notizie che ci vengono presentate possono facilmente non parlano chiaro, perché naturalmente non tengono conto di tutti i fattori che influenzano la notizia filtrandoli per ottenere il messaggio che si vuole far passare. In parole povere per informarsi adeguatamente, bisogna essere onesti e disinteressati e, come per tutte le altre attività,  effettivamente capaci di farlo. Prendiamo l’esempio di una banale notizia sportiva: un calciatore che tiri in porta e sbaglia. Prima di insultarlo chiediamoci però: c’era un portiere abile e valido? Supponiamo che così non fosse; concludiamo quindi che il giocatore che ha tirato era molto scarso. A questo punto però chiediamoci: com’era il campo? Il terreno era bagnato?  In questo caso la situazione cambia drasticamente, il tiro diviene più difficile, quindi magari non è scarso come ci aspettavamo. Scopriamo però che il giocatore si trovava a dieci centimetri dalla porta e ritorniamo a considerarlo un incapace. Proseguendo così, la nostra opinione continua a cambiare perché riceviamo sempre più dati in grado di darci un’idea più chiara sulla notizia, scoprendo infine che la porta in questione era quella della cucina ed era pure chiusa.

Tornando quindi alla questione primaria, è vero che ci sono studi che dimostrano oltre che l’inefficacia dei vaccini, anche gli effetti collaterali gravi che questi possano dare. E nessuno può negare che siano stati condotti da nomi illustri della medicina, quindi non solo sono studi validi, ma sono anche importanti per l’avanzamento della ricerca. Se però li si decontestualizza e non si tiene conto di molte altre ricerche con risultati di segno diverso è evidente che la notizia perda di obiettività.

Se mi si fa osservare solamente la typha latifolia in basso a sinistra della Venere di Botticelli, senza vedere la signorina al centro, chiaramente diffonderò la notizia che sia il quadro più brutto della storia, e così nasce la disinformazione.

“Non troverai mai la verità, se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi di trovare.”


Eraclito