Blue Whale

22 / 05 / 2017


Oggi vorrei parlare di fake news, partendo dal caso di questi giorni.

Girano in rete, da qualche settimana, notizie che raccontano di questo presunto nuovo gioco chiamato "Blue whale", che, in un crescendo di prove di autolesionismo, in 50 giorni porta i giovani competitors alla prova finale: il suicidio, saltando dai piani alti di un palazzo. La rete riporta il resoconto del gioco in Russia: 154 ragazzi morti. Da alcuni giorni i media, quelli seri e controllati, dicono che si tratti di una fake news, creata ad arte per screditare Putin.

Vera o falsa che sia, la notizia, inevitabilmente, porterà qualche giovane, in giro per l'Italia e per il mondo, a provare l'ebbrezza del gioco. La rete è pericolosa, soprattutto per gli adolescenti, perchè è una rete a strascico, ara anche i fondali della mente, e si porta via i più fragili. La rete non seleziona, è democratica, colpisce tutti i frequentatori di internet.

Il tema quindi non è se le notizie siano vere o false, ma come e quando vengono lette. I genitori hanno un’enorme responsabilità sui propri figli: se li abbandonano da soli a fluttuare nelle onde dell'oceano virtuale, potrebbero perderli. E sarà solo colpa loro e della loro insipienza e menefreghismo. L'accesso a internet va controllato, in primis dalla famiglia ed a seguire dalla scuola. Soprattutto, dopo essersi immersi in questa giungla, bisogna imparare come muovercisi.

La rete dispensa informazioni ma anche scemenze e minacce con generosità, a grandi e piccoli. Nella rete puoi leggere il giornale, programmare la tua vacanza su misura, ma trovi anche che i vaccini sono inutili perchè le malattie sono scomparse, oppure che se ti butti dal decimo piano diventi un eroe.

Cascano i deboli, oppure i cuccioli, oppure i cretini. La rete non ha pietà per nessuno.

hand-left

hand-right

“ You don't drown by falling in the water; you drown by staying there. "


Edwin Louis Cole